SIBO e la Correlazione con Disturbi Intestinali e Diverse Condizioni Patologiche
Le recenti recensioni scientifiche hanno messo in luce la complessa relazione tra la sindrome da sovracrescita batterica intestinale del tenue (SIBO) ed un ampio spettro di condizioni mediche, evidenziando il suo impatto non solo sui disturbi gastrointestinali ma anche su altre malattie sistemiche. Le analisi approfondiscono come la disbiosi intestinale possa influenzare vari sistemi corporei, sollevando questioni riguardanti le sfide diagnostiche e le diverse opzioni terapeutiche, quali l'uso di antibiotici e modifiche alla dieta. Queste scoperte sottolineano l'importanza vitale di una diagnosi accurata e di un trattamento mirato della SIBO.
Dott. G. Eros Buonarota - Biologo Nutrizionista | Certified Functional Medicine Pratictioner | Milano
2/25/202510 min read


SIBO e la Correlazione con Disturbi Intestinali e Diverse Condizioni Patologiche
Le recenti recensioni scientifiche hanno messo in luce la complessa relazione tra la sindrome da sovracrescita batterica intestinale del tenue (SIBO) ed un ampio spettro di condizioni mediche, evidenziando il suo impatto non solo sui disturbi gastrointestinali, ma anche su altre malattie sistemiche. L'analisi approfondisce come la disbiosi intestinale possa influenzare vari sistemi corporei, sollevando questioni riguardanti le sfide diagnostiche e le diverse opzioni terapeutiche, quali l'uso di antibiotici e modifiche alla dieta. Queste scoperte sottolineano l'importanza vitale di una diagnosi accurata e di un trattamento mirato della SIBO. La necessità di ulteriori studi è imperativa per potenziare le strategie terapeutiche e migliorare la salute generale dei pazienti, delineando la necessità di nuove ricerche per ottimizzare i trattamenti e gli esiti sanitari associati alla SIBO.
Che cos'è la SIBO e quali sono le principali cause di Sovracrescita Batterica nell'Intestino Tenue?
La Sovracrescita Batterica nell'Intestino Tenue, nota come SIBO, è un disturbo caratterizzato da un anomalo aumento del numero di batteri presenti nell'intestino tenue (superiore a 10³-10⁵ CFU/ml), o da un cambiamento nella loro composizione. In condizioni normali, l'intestino tenue ospita pochi batteri, grazie a diversi meccanismi di protezione quali l'acidità gastrica, gli enzimi pancreatici, il sistema immunitario intestinale, la peristalsi e la valvola ileocecale. Tuttavia, quando uno o più di questi sistemi falliscono, si verifica un'eccessiva proliferazione batterica, spesso di specie Gram-negative aerobiche e anaerobiche. Questo squilibrio può causare fermentazione dei carboidrati, produzione di gas e accumulo di metaboliti batterici, scatenando una varietà di sintomi legati alla SIBO.
Come si Diagnostica la SIBO e Quali sono i Test più Efficaci?
La diagnosi di SIBO si avvale di vari metodi. Attualmente, possiamo dividere i metodi utilizzati in due gruppi: invasivi (che sono considerati il gold standard), tra cui la coltura dell'aspirato dell'intestino tenue prelevata durante l'endoscopia, e non invasivi, tra cui il breath test per la presenza di idrogeno (H2) e metano (CH4) dopo la somministrazione di glucosio o lattulosio. Quest'ultimo può essere facilmente utilizzato grazie al suo basso costo, alla sua generale disponibilità e alla facilità di esecuzione e analisi, il che è di grande importanza. Il test prevede la somministrazione di 10g di lattulosio o 75g di glucosio, che sono substrati per i batteri intestinali che fermentano i carboidrati con la produzione di gas. Il paziente quindi espira ogni 20 minuti per 3 ore in un analizzatore del respiro che rileva la presenza di idrogeno o metano. Fisiologicamente, il glucosio viene assorbito nell'intestino tenue (nella sua parte prossimale). Tuttavia, viene fermentato durante la crescita eccessiva dei batteri, con conseguente produzione di gas. Questi gas vengono rapidamente eliminati e circa il 20% entra nella circolazione e viene assorbito dai polmoni ed espirato. Un incremento significativo di questi gas nel corso del tempo indica una fermentazione batterica anormale nell'intestino tenue. Un altro indicatore utilizzato è il doppio picco di idrogeno, che suggerisce un assorbimento iniziale nel tenue seguito dal raggiungimento del cieco. È fondamentale un'adeguata preparazione al test, evitando l'uso di antibiotici, farmaci che influenzano la motilità intestinale e il consumo di carboidrati complessi nei giorni precedenti all'esame.
Impatto della SIBO sul Sistema Digestivo e Sintomi Comuni Associati
La Sovracrescita Batterica nell'Intestino Tenue (SIBO) compromette significativamente il sistema digestivo alterando l'equilibrio della flora intestinale. Questo squilibrio impatta negativamente la digestione e l'assorbimento dei nutrienti essenziali. Una delle conseguenze principali della SIBO è l'eccessiva fermentazione dei carboidrati che porta alla produzione di gas, risultando in sintomi quali gonfiore, dolore addominale, eruttazioni e flatulenza.
Inoltre, la SIBO può causare malassorbimento di importanti nutrienti come le vitamine, ad esempio la vitamina B12, e i grassi, che può sfociare in carenze nutrizionali e perdita di peso involontaria. Disturbi gastrointestinali come diarrea o stipsi, comuni in molte patologie croniche, possono essere aggravati dalla SIBO. La condizione può anche incrementare l'infiammazione della mucosa intestinale, peggiorando la permeabilità intestinale. Questo facilita il trasferimento di batteri e tossine nel flusso sanguigno, innescando potenzialmente reazioni infiammatorie sistemiche. La comprensione e il trattamento tempestivo del SIBO sono essenziali per mitigare questi sintomi e migliorare la salute digestiva complessiva.
Manifestazioni e Disbiosi nella Diagnosi della SIBO
Le disfunzioni del tratto gastrointestinale che portano a danni alle barriere protettive possono causare lo sviluppo di SIBO. I fattori di rischio per lo sviluppo di SIBO includono ipocloridria (vale a dire, ridotta secrezione di succo gastrico, che si verifica fisiologicamente negli anziani), uso prolungato di PPI e/o colonizzazione con Helicobacter pylori, che porta a disbiosi nello stomaco e nell'intestino tenue. Un'incidenza aumentata di SIBO è stata osservata nei pazienti infetti da H. pylori
La SIBO si manifesta attraverso cambiamenti non solo quantitativi ma anche qualitativi nei microrganismi intestinali. Il valore soglia per il numero di colonie batteriche utilizzato nella diagnosi di SIBO è ancora oggetto di dibattito e controversia. Alcuni ricercatori propongono 10³ CFU/mL come un cut-off appropriato, mentre altri suggeriscono un limite superiore di ≥10⁵ CFU/mL. Queste discrepanze derivano dalle limitazioni associate alla coltura di aspirati dall'intestino tenue, come il rischio di contaminazione dalla flora faringea o orale e la possibilità di ottenere risultati falsi negativi.
Recenti studi hanno identificato specifici taxa batterici associati alla mucosa che potrebbero servire come biomarcatori o bersagli terapeutici per la SIBO, rappresentando un significativo progresso nella comprensione di questa malattia. Una ricerca ha rivelato che i pazienti con SIBO presentano una alterazione del microbiota intestinale associato alla mucosa, a differenza del microbiota fecale. Inoltre, è emerso che diverse sezioni del tratto gastrointestinale nei pazienti con e senza SIBO ospitano batteri diversi. Durante lo studio, sono stati analizzati e confrontati i profili della microflora della mucosa di duodeno, ileo e colon sigmoideo attraverso il sequenziamento del gene 16S rRNA. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione della diversità batterica nei pazienti con SIBO rispetto al gruppo di controllo, sottolineando l'importanza di una diagnosi accurata e di strategie terapeutiche mirate per affrontare efficacemente questa condizione.
Patologie Gastrointestinali Frequentemente Associate alla SIBO
La Sovracrescita Batterica nell'Intestino Tenue (SIBO) è comunemente collegata a una serie di patologie gastrointestinali. Tra queste, la sindrome dell'intestino irritabile (IBS) è significativamente legata alla SIBO, che può fungere sia da causa sia da conseguenza di sintomi come gonfiore, diarrea e dolore addominale. Anche la malattia infiammatoria intestinale (IBD), in particolare la malattia di Crohn, mostra una stretta associazione con la SIBO a causa di alterazioni nella motilità intestinale, la presenza di fistole e stenosi che possono facilitare la proliferazione batterica nel piccolo intestino.
La celiachia, una condizione caratterizzata dalla sensibilità al glutine, può anche predisporre un individuo alla SIBO attraverso le alterazioni della motilità intestinale e dell'ambiente interno dell'intestino. Inoltre, interventi chirurgici addominali, come la gastrectomia e gli interventi bariatrici, possono modificare l'anatomia e la fisiologia del sistema digestivo in modo tale da favorire lo sviluppo della SIBO. Queste procedure possono creare un ambiente più favorevole alla proliferazione batterica eccessiva, portando a sintomi correlati alla SIBO e complicando ulteriormente la gestione della salute intestinale.
Altre Patologie Frequentemente Associate alla SIBO
Malattia del fegato grasso non alcolica (NAFLD): Numerosi studi indicano una frequente co-occorrenza di SIBO nei pazienti con NAFLD, inclusi i bambini. La SIBO può portare a malassorbimento e deconiugazione dei sali biliari, compromettendo la funzione epatica. La SIBO è più comune in pazienti con cirrosi correlata a NASH rispetto a pazienti con NAFLD.
Cirrosi epatica: La SIBO è comune nei pazienti con cirrosi epatica, con una prevalenza che può raggiungere il 51,5%. La SIBO in questi pazienti è associata a disturbi della motilità intestinale, alterazioni del metabolismo biliare ed encefalopatia epatica.
Pancreatite: È stata osservata una maggiore incidenza di SIBO sia nella pancreatite cronica che acuta, dove può complicare la gestione della malattia. La presenza di SIBO nella pancreatite acuta è correlata alla gravità della malattia.
Malattie autoimmuni :
Sclerosi sistemica (SSc): La SIBO è molto frequente nei pazienti con SSc, con una prevalenza di circa il 39-62%. La SIBO in questi pazienti è associata a disturbi della motilità intestinale e a un aumento del rischio di diarrea.
Malattie cardiovascolari :
Insufficienza cardiaca : I pazienti con HF spesso sviluppano una risposta infiammatoria sistemica a causa di alterazioni nella funzione intestinale, che portano alla traslocazione batterica e all'ingresso di microrganismi ed endotossine nella circolazione. La SIBO è associata alla gravità dell'HF e a un maggiore rischio di esiti avversi.
Malattie metaboliche :
Diabete: L'incidenza della SIBO è significativamente più alta nei pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2, a causa di iperglicemia, ritardato svuotamento gastrico e neuropatia autonomica diabetica. La SIBO è anche associata al diabete gestazionale, con maggiori livelli di glucosio nel sangue e un peso alla nascita più elevato nei neonati di donne con SIBO.
Iperlipidemia: La SIBO è associata a un aumentato rischio di iperlipidemia.
Obesità: L'obesità è associata ad un aumento del rischio di SIBO, con una prevalenza più elevata in pazienti obesi rispetto ai controlli. La SIBO è associata a un più efficiente assorbimento di energia dal cibo e alterazioni nella motilità gastrointestinale.
Disturbi endocrini :
Malattie tiroidee: L'ipotiroidismo può rallentare la motilità intestinale, e più del 50% dei pazienti con ipotiroidismo soffrono anche di SIBO. L'uso di levotiroxina è un fattore di rischio per lo sviluppo della SIBO.
Disturbi nefrologici :
Danno renale cronico: La SIBO è associata a cambiamenti nel microbiota intestinale e a disfunzioni della barriera intestinale nei pazienti con insufficienza renale cronica.
Disturbi dermatologici :
Acne rosacea: La SIBO è stata riscontrata con un'alta incidenza (46%) nei pazienti con acne rosacea, e l'eradicazione della SIBO può portare alla regressione dell'acne.
Psoriasi: La relazione tra SIBO e psoriasi richiede ulteriori ricerche.
Disturbi neurologici :
Malattia di Alzheimer (AD): La prevalenza della SIBO è risultata significativamente più elevata nei pazienti con AD rispetto ai controlli.
Malattia di Parkinson (PD): La SIBO è stata confermata in numerosi studi con una prevalenza variabile tra il 14% e il 67% nei pazienti con PD, influenzando sia i sintomi gastrointestinali che motori.
Sclerosi multipla (MS): La SIBO è molto diffusa nei pazienti con MS in alcune regioni geografiche, ma sono necessarie ulteriori ricerche.
Disturbi dello sviluppo :
Disturbi dello spettro autistico (ASD): Nei bambini autistici, l'incidenza della SIBO è del 31%. La SIBO può aggravare i sintomi dell'autismo e può essere correlata a una dieta inadeguata.
Disturbi mentali :
Depressione, stress e ansia: La SIBO è associata a problemi di salute mentale, come depressione, stress e ansia, a causa delle alterazioni nel metabolismo del triptofano, un precursore della serotonina.
Malattie genetiche :
Fibrosi cistica (CF): La SIBO è comune nei pazienti con CF, a causa di mutazioni nel gene CFTR che portano a un aumento del muco intestinale e alla riduzione della motilità intestinale.
Febbre mediterranea familiare (FMF): La SIBO può influenzare la risposta alla colchicina e la gravità clinica dei pazienti affetti da FMF.
Tumori gastrointestinali :
La SIBO è associata a diversi tumori gastrointestinali, inclusi il tumore pancreatico, il colangiocarcinoma, il tumore gastrico, il tumore del colon-retto, il tumore esofagogastrico e l'epatocarcinoma. La SIBO può aggravare i sintomi digestivi nei pazienti con tumore del colon-retto dopo il trattamento chirurgico.
In sintesi, la SIBO è una condizione complessa con una vasta gamma di comorbidità, che sottolinea l'importanza del microbiota intestinale nella salute generale.
Trattamento della SIBO e Opzioni Terapeutiche Disponibili
Il trattamento della Sovracrescita Batterica nell'Intestino Tenue (SIBO) è complesso e deve essere personalizzato, orientato, ove possibile, a risolvere le cause di fondo. Questo può includere la correzione di anomalie anatomiche e l'eliminazione delle cause scatenanti. La terapia principale prevede l'uso di antibiotici specifici come la rifaximina o il metronidazolo per eradicare la sovracrescita batterica, anche se è dimostrato un alto tasso di recidive. Alcune opzione terapeutiche possono prevedere l'uso di antimicrobici e formulazioni a base di erbe, efficaci come gli antibiotici. Accanto alla terapia antibiotica, sono raccomandate modifiche dietetiche volte a correggere eventuali carenze nutrizionali e a ridurre l'apporto di substrati facilmente fermentabili. In alcuni casi, possono essere prescritti anche farmaci procinetici per migliorare la motilità intestinale.
La dieta a basso contenuto di FODMAP, che limita oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli, è spesso suggerita per ridurre i substrati fermentabili disponibili per i batteri. È cruciale riconoscere che la SIBO può presentarsi in forma ricorrente, specialmente in pazienti anziani o in quelli che utilizzano farmaci come gli inibitori della pompa protonica (PPI), potendo richiedere cicli ripetuti di trattamento antibiotico.
Il Ruolo della Dieta nella Gestione e nel Trattamento della SIBO
Nel contesto del trattamento della SIBO, la dieta riveste un ruolo chiave. Implementare una dieta a basso contenuto di FODMAP aiuta a diminuire l'assunzione di carboidrati fermentabili che nutrono la crescita batterica eccessiva nell'intestino tenue. Questo regime alimentare contribuisce a minimizzare la produzione di gas e altri sintomi associati alla SIBO. È anche consigliabile aumentare l'assunzione di grassi e includere trigliceridi a catena media per supportare una digestione ottimale.
Non è necessario adottare una dieta eccessivamente restrittiva a lungo termine, ma è importante moderare periodicamente il consumo di certi alimenti che possono favorire la sovracrescita batterica. L'approccio dietetico deve essere personalizzato e seguito sotto la supervisione di un nutrizionista o di un professionista della salute qualificato, per garantire che sia efficace e sostenibile nel tempo.
Prospettive Future della Ricerca sulla SIBO
La ricerca sulla Sovracrescita Batterica nell'Intestino Tenue (SIBO) è in continua evoluzione, con studi che puntano a migliorare la comprensione dei meccanismi patogenetici e a sviluppare nuove strategie terapeutiche. Le direzioni future della ricerca includono:
Sviluppo di Test Diagnostici Migliorati: Si sta lavorando per creare metodi diagnostici che siano più accurati, specifici e meno invasivi, al fine di facilitare l'identificazione della SIBO.
Identificazione dei Fattori di Rischio: Approfondire la conoscenza dei fattori di rischio e dei meccanismi alla base della SIBO è cruciale per la prevenzione e il trattamento.
Interazioni Microbiota e Sistema Immunitario: Studiare come il microbiota interagisce con il sistema immunitario potrebbe rivelare nuove informazioni sullo sviluppo della SIBO.
Sviluppo di Strategie Terapeutiche Personalizzate: L'obiettivo è formulare terapie personalizzate basate sul profilo batterico specifico di ogni paziente, migliorando significativamente l'efficacia del trattamento.
Ruolo della SIBO in Patologie Sistemiche: Investigare ulteriormente il contributo della SIBO alle diverse condizioni sistemiche può aprire nuove vie per trattamenti integrati.
Efficacia degli Interventi sullo Stile di Vita: Valutare l'effetto di modifiche allo stile di vita, particolarmente nella dieta, nella gestione della SIBO è fondamentale per consigli pratici e accessibili ai pazienti.
Questi ambiti di ricerca sono essenziali per avanzare nella gestione della SIBO e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa complessa condizione.
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